La Cantina

Vigneti, uliveti ed agrumeti fanno da cornice al sito in cui è ubicata FATTORIA SAN FRANCESCO. Da questi si producono ottime materie prime proveniente da vigneti che crescono in un territorio straordinario dal punto di vista vitivinicolo, i famosi 2.500 ettari che costituiscono la D.O.C. Cirò. L’eccellenza della produzione nasce in queste colline affacciate sul mare dove le diverse coltivazioni di vitigni autoctoni (gaglioppo, magliocco e greco bianco) sono il frutto di accurate tecniche di coltivazione, il giusto equilibrio tra le attività di produzione artigianale e l’innovazione. 

La cantina ha una capacità produttiva di oltre 1.000.000 di bottiglie, la sua capienza, tra barriques e serbatoi in acciaio, è di 8500 HL. Un rigido controllo di qualità accompagna le uve lungo tutto il ciclo colturale fino all’imbottigliamento.

La cantina possiede un impianto altamente tecnologico, costituito da presse automatiche per la spremitura soffice e diversi tipi di vinificatori. Le fermentazioni avvengono a temperatura controllata in serbatoi d’acciaio. Per gli affinamenti, il cui periodo varia a seconda della tipologia del vino, si usano serbatoi in acciaio e botti di rovere (barriques). 

Un territorio Di Vino

La moderna Fattoria San Francesco è situata nel cuore del CIRO’ DOC in località Quattromani nell’agro di Cirò, a poca distanza dal mare. Il terreno su cui è ubicata la cantina ha una superficie di 40.000 metri quadrati, con un’area coperta di 3000 metri quadri, di cui 800 interrati che costituiscono la bottaia, mentre la restante parte, tra uliveti secolari e querce, ospita un ampio piazzale su cui sorgono aree attrezzate per eventi, parcheggi, aiuole e spazi dove gli ospiti possono fare pic-nic abbinando i vini della fattoria.  

L’ottima materia prima proveniente da vigneti che crescono in un territorio straordinario dal punto di vista vitivinicolo, i famosi 2.500 ettari che costituiscono la D.O.C. Cirò, che raggiunge l’apoteosi in queste colline affacciate sul mare dove le diverse coltivazioni di vitigni autoctoni (gaglioppo, magliocco e greco bianco) e di uliveti secolari, si alternano a tratti di boschi e macchia mediterranea.

Il legame indissolubile tra Cirò, anticamente Krimisa e la viticoltura ha i primi segni risalenti al periodo Greco, quando già all’ora la Calabria veniva chiamata Enotria: Terra del Vino.